Numana PDF Stampa E-mail

Numana è una cittadina costiera dell'Adriatico centrale, che sorge alle pendici meridionali del monte Conero. Il territorio di Numana è compreso per il 91,8% all'interno del Parco regionale del Conero. Il centro storico si trova sulla parte denominata Numana alta, in quanto è alla sommità di una falesia a picco sul mare e si può definire quasi in continuità con l'abitato di Sirolo, mentre Numana bassa include la sottostante zona del porto turistico. La spiaggia di Numana alta comprende due baie formatesi a ridosso della falesia: la Spiaggiola e la Spiaggia dei frati, mentre la spiaggia di Numana bassa si estende a sud del porto fino alla frazione di Marcelli. La parte interna del territorio numanese è prevalentemente collinare e qui si trova anche l'altra frazione di Numana, gli Svarchi. Nella parte meridionale del comune di Numana, che corrisponde ai confini meridionali del Parco regionale del Conero, si trova la foce del fiume Musone, un'area umida di notevole valenza ambientale e naturalistica.

 

Storia

I primi abitanti di questa zona dell'Adriatico furono i Piceni, che occuparono l'attuale zona del porto e una zona interna situata al confine col comune di Sirolo. La città venne in seguito dominata dai Dori, popolazione greca fondatrice della vicina Ancona, per poi passare sotto il controllo romano dopo la battaglia di Sentino (oggi Sassoferrato) nel 295 a.C.

Durante il regno di Augusto la cittadina era compresa all'interno della Regio V Picenum (citata fra l'altro da Plinio il Giovane), a cui apparteneva l'attuale costa meridionale marchigiana e la parte settentrionale della provincia di Teramo. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente Numana divenne un possedimento dei Longobardi, i quali occuparono anche alcune città costiere marchigiane e romagnole più note come pentapoli; tali località vennero infine restituite al Papa dal re franco Carlo Magno, che ivi lasciò il Crocifisso Miracoloso, simulacro proveniente dalla Terra Santa. Passata sotto il controllo pontificio, la città venne designata come diocesi e centro culturale del Medioevo, durante il quale diventò uno dei Castelli di Ancona. Dimenticata nei secoli successivi, la cittadina venne annessa al Regno d'Italia nel 1860, a seguito della battaglia di Castelfidardo, che aveva inoltre stabilito il passaggio dell'Umbria e delle Marche sotto il controllo del neo-stato guidato dai Savoia. Residenza estiva di nobili famiglie romane sin dalla fine dell'Ottocento, Numana fu, insieme ad Ancona, sede della diocesi di Ancona e Numana, diventata successivamente arcidiocesi di Ancona-Osimo. Unita a Sirolo, divenne comune autonomo nel 1928; a partire dagli anni '70 Numana è una località turistica affermata, insignita dal 2000 con la Bandiera Blu della FEE.

 

Antiquarium statale

Ricostruito nel 1968 sostituendo l'edificio attribuito a Pellegrino Tibaldi (del vecchio tempio sono stati salvati parte degli affreschi della volta, opera del pittore Andrea Lilli), custodisce il Miracoloso Crocifisso in legno, che molto probabilmente è stato trasportato in Europa dall'imperatore franco Carlo Magno come dono per papa Leone III; tuttavia, a causa di una tempesta, l'imperatore fu costretto a sostare nella cittadina dove abbandonò il simulacro (ritrovato in mare solo dopo un maremoto che fece franare parte della falesia su cui si estende il borgo antico). Al contrario della seicentesca chiesa di San Giovanni Battista, la moderna parrocchia ha una base ottagonale con un campanile a punta, mentre l'ingresso principale è situato dinnanzi al Palazzo dei Vescovi, sede del comune di Numana. Nel 1500, a causa della decadenza di Numana, e per la floridezza del vicino castello di Sirolo dove i pellegrini che andavano ad onorare il sacro legno trovavano ospitalità, il Crocifisso fu chiamato erroneamente "di Sirolo". Da qui il detto popolare, una volta molto comune nelle Marche: "Chi va a Loreto e non va a Sirolo / vede la Madre e non il Figliuolo" (A Loreto, come si sa, la leggenda vuole che gli Angeli trasportassero la Casa di Maria su di un colle, e dove ora è venerata in un grande Santuario)Santuario del Crocifisso [modifica]A Numana ha sede un noto Antiquarium statale, dove sono esposti i corredi delle tombe picene e romane.

 

Palazzo dei Vescovi

Appartenente a nobili famiglie romane e poi acquistato dai vescovi di Ancona come residenza estiva. Oggi è la sede del comune e ospita mostre.

 

Arco di torre e acquedotto.

Entrambi testimonianze della dominazione romana, sono situati a poca distanza l'uno dall'altro. L'arco è ciò che rimane di una torre in seguito al terremoto del 1930. Era usata in origine come avamposto per prevenire gli attacchi dal mare Adriatico. L'acquedotto invece, abbellito da una fontana, ha fornito acqua alla cittadina fino a qualche decennio fa.

 

Frazioni

Marcelli. Venne fondata dall'omonima famiglia e si sviluppò in seguito come località turistica. Situata a 4 km dall'abitato di Numana alta e dal porto, Marcelli sorge su una palude (bonificata dai signori di Numana) e si estende sino al fiume Musone, limite meridionale del comune. Ivi sono situati i principali stabilimenti balneari della Riviera del Cònero, i campeggi e i club vacanze.

Svarchi. Situato a un paio di chilometri a ovest da Numana alta e al confine col comune di Sirolo. L'abitato si adagia su una collina da cui è possibile scorgere nei giorni di bel tempo la campagna delle Marche con alcuni importanti centri come Osimo, Castelfidardo, Loreto, Recanati o Cingoli.

Taunus. Località turistica situata tra Svarchi e Marcelli, ospita un villaggio vacanze ed è una zona residenziale del comune di Numana.

 

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